Risoluzione dell’Agenzia delle Entrate: l’azienda agricola sociale è esente da Iva

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Con Risoluzione 16 ottobre 2018, n. 77, l’Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti in merito al trattamento fiscale agli effetti dell’IVA per le prestazioni socio-educative svolte da un’azienda agricola che risulta iscritta nei registri regionali delle “Fattorie didattiche”, in quello delle “Fattorie sociali”, nel registro delle Comunità per minori, nonché nel Sistema informativo minori accolti (SIM) del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.
In particolare, l’Agenzia ha chiarito che l’attività svolta dall’azienda ha natura e finalità essenzialmente sociale, assistenziale e di mero soccorso a favore della gioventù e, pertanto, appare assimilabile a quella svolta dalle istituzioni assistenziali tipiche quali: “brefotrofi, orfanotrofi,
asili, case di riposo per anziani”.
Di conseguenza, le prestazioni socio educative rientrano tra quelle indicate dall’art. 10, comma 1, n. 21, D.P.R. n. 633/1972 e pertanto sono esenti da IVA.
La risoluzione dell’Agenzia delle Entrate ha tratto origine da un quesito posto da un’azienda agricola che svolge prestazioni socio educative e risulta iscritta nei registri regionali delle “Fattorie didattiche”, in quello delle “Fattorie sociali” e nel registro delle Comunità per minori, nonché nel Sistema informativo minori accolti (SIM) del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.
Attualmente in Lombardia le fattorie sociali riconosciute e iscritte nello specifico elenco regionale sono 25.
La legge regionale n. 35 del 12 dicembre 2017 “Disposizioni in materia di agricoltura sociale”, ha disposto con l’art. 9 l’abrogazione dell’art. 8 bis “Promozione dell’agricoltura sociale” della Legge Regionale 5 dicembre 2008, n. 31 “Testo unico delle leggi regionali in materia di agricoltura, foreste, pesca e sviluppo rurale” che regolamentava la procedura di accreditamento delle fattorie sociali.
Come spiegato in una nota sul sito di Regione Lombardia, in mancanza di disposizioni transitorie la l.r. 35/2017 rimane inattuata fino all’approvazione del Regolamento cui rinvia l’art 5 della stessa norma che dovrà stabilire i nuovi requisiti e le procedura di accreditamento delle Fattorie sociali.

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