Il presidente Fini incontra Patuanelli: le istanze Cia al tavolo del ministro

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Roma, 7 giu – Dalla riforma della Pac agli effetti della guerra in Ucraina, dalle misure agricole per fronteggiare i rincari produttivi all’allarme manodopera e peste suina africana. Sono stati questi i temi al centro del primo incontro ufficiale tra il presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani Cristiano Fini e il ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli.

In particolare, sul fronte Ue, il presidente di Cia ha confermato al ministro la piena collaborazione dell’organizzazione per la costruzione del Piano Strategico Nazionale della Pac 2023-2027, ribadendo il “no” a deroghe sulla sua applicazione. Fini ha anche sottolineato l’importanza di un’apertura chiara, a livello comunitario, sulle nuove tecniche di miglioramento genetico in ottica sostenibile, così come di una spinta sul “carbon farming”, con un maggior coinvolgimento dell’Italia sul tema. Bene, anche, il gioco di squadra in Europa contro il Nutriscore, per un’etichettatura che informi davvero senza condizionare le scelte del consumatore. Ora, secondo il presidente di Cia, lo stesso gioco di squadra deve essere mantenuto sulla nuova politica di promozione Ue, che non deve escludere né la carne né il vino.

 Quanto agli effetti del conflitto in Ucraina sul settore, con i rincari eccezionali delle materie prime e dell’energia, Fini ha spiegato a Patuanelli che c’è bisogno necessariamente di una redistribuzione del valore lungo la filiera, per garantire un reddito equo e giusto agli agricoltori, lavorando insieme su questo obiettivo comune, anche con un “patto” con i consumatori.

Più nel dettaglio, sulle possibili modifiche al Decreto Aiuti del governo, secondo il presidente di Cia, sui crediti d’imposta occorre considerare anche quello per l’acquisto di gasolio agricolo, oltre a estendere il periodo di applicazione oltre il primo trimestre 2022. Sulla liquidità alle aziende, è urgente semplificare le procedure, nonché istituzionalizzare un osservatorio permanente sulla gestione del credito in agricoltura. In più, per fronteggiare la carenza di manodopera nei campi, bisogna finalmente semplificare gli strumenti per il reperimento degli addetti e pensare ad agevolazioni come la defiscalizzazione del costo del lavoro. Infine, sulle agroenergie, Fini ha chiesto al ministro un’accelerazione su una disciplina organica delle comunità energetiche per le aree interne, anche per ottimizzare l’efficacia e l’efficienza delle risorse PNRR in materia.

Infine, sull’emergenza peste suina, che ormai interessa Liguria, Piemonte, Lazio e Abruzzo, il presidente di Cia ha segnalato a Patuanelli come gli attuali Piani Regionali di intervento sulla PSA sono ancora lenti, e gli indennizzi per le imprese nelle aree infette non sono ancora arrivati. Per Fini, sono comunque urgenti ulteriori risorse sia per risarcire le aziende agricole colpite che per aumentare le misure di biosicurezza. Altrettanto necessarie sono misure straordinarie di contenimento del numero dei cinghiali, ormai totalmente fuori controllo.

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