Pavia, 23 settembre – Soddisfazione e orgoglio si mescolano nel glorioso calice dell’Oltrepò pavese, terra di tradizione vinicola e patria di alcune eccellenze riconosciute a livello mondiale. Una ulteriore conferma l’ha data il Gambero Rosso, che nelle anticipazioni dei premiati delle batterie di assaggio dei Tre Bicchieri per la Guida Vini d’Italia 2023, ha inserito nei top 30 della Lombardia il Buttafuoco Il Cacciatore 2020 dell’azienda agricola Fiamberti e il Metodo Classico Rosé NorEma Extra Brut 2019 dell’azienda agricola Calatroni.
Fiamberti e Calatroni, due nomi che non hanno bisogno di presentazioni, con questo riconoscimento dimostrano ulteriormente l’eccellenza delle proprie produzioni e si inseriscono nel gotha dei vini lombardi e di tutta Italia.
Per Fiamberti, azienda fondata nel 1814, si tratta della prima volta nelle liste dei Tre Bicchieri e il riconoscimento arriva con il Buttafuoco, un grande rosso dell’Oltrepò Pavese che Giulio Fiamberti ha dedicato al proprio padre, cacciatore anche di perfezione.
Terza volta nelle liste del Gambero Rosso invece per il Rosé NorEma Extra Brut di Calatroni: Nora ed Emma, la visione rosata che tutti i giorni fa capire cosa importa nella vita e che esprime al massimo la territorialità e l’eleganza del vitigno.
“Siamo orgogliosi e felici per i nostri soci Fiamberti e Calatroni, eccellenze locali ed esempio di dedizione e passione per tutti.” – Afferma Carlo Emilio Zucchella, presidente di Cia Pavia.
La risposta alle difficoltà create da eventi atmosferici avversi, come siccità e grandine, ma anche dagli ingenti aumenti di costi, ha dimostrato la resilienza e la tenacia degli agricoltori pavesi, come i due viticoltori premiati.
“Siamo in attesa di capire cosa ci riserverà il futuro dopo le elezioni di domenica, – commenta Zucchella – l’agricoltura va aiutata con interventi mirati e con una programmazione a lungo termine. Le aziende vinicole e i risicoltori hanno sofferto abbastanza, i premi ai nostri soci hanno dimostrato che siamo territorio di eccellenze, disperdere questo patrimonio sarebbe gravissimo per tutto il Made in Italy.”
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