Sabato 27 ottobre a CremonaFiere convegno di Cia Lombardia su mutamenti climatici, agricoltura e gestione dell’acqua

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Sabato 27 ottobre Cia-Agricoltori Italiani della Lombardia organizza a CremonaFiere, il convegno “I mutamenti climatici e l’agricoltura. Come gestire e risparmiare le risorse idriche”. L’appuntamento è a partire dalle 9.30 presso la Sala Guarnieri del Gesù, in piazza Zelioli Lanzini 1.
Ad aprire la giornata ed i lavori saranno Luigi Panarelli presidente Cia Est Lombardia e Giovanni Daghetta presidente Cia Lombardia. Interverranno poi il prof. Claudio Gandolfi dell’Università degli Studi di Milano, il prof. Maurizio Maugeri dell’Università degli Studi di Milano, l’ing. Alessio Picarelli dell’Autorità di Bacino del Po’, la dott.ssa Silvia Chiappini del Crea e il dott. Fabio Olivotti di Urbim.
Prevista anche la partecipazione del Ministro delle Politiche Agricole Alimentari, forestali e del turismo Gian Marco Centinaio.
Le conclusioni saranno affidate al presidente di Cia Veneto Gianmichele Passarini.
“Oggi le risorse idriche sono un tema centrale e sempre più collegato alle grandi emergenze che colpiscono il Paese, da quelle idrogeologiche ai problemi connessi con la carenza d’acqua”, spiegano Cia Lombardia. “I cambiamenti climatici in atto e i loro effetti devono quindi essere al centro dell’agenda politica per adottare nuove strategie di governo, di accumulo e di ammodernamento della rete idrica esistente e varare interventi che diano una risposta alle emergenze”, prosegue Cia Lombardia. “Una gestione oculata delle risorse idriche non può prescindere da una visione d’insieme che coinvolga tutti gli attori del sistema, a partire dagli agricoltori. L’agricoltura d’altronde è particolarmente esposta agli effetti dei cambiamenti climatici e subisce conseguenze estremamente negative dal fenomeno. Nello stesso tempo”, concludono gli organizzatori, “può essere considerata un esempio virtuoso di impiego dell’acqua e un alleato prezioso per la tutela dell’ambiente, la gestione del territorio e la prevenzione del dissesto idrogeologico”.

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