Polizze assicurative con quote di ristoro basse. La Cia pavese non ci sta

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“Il ministero intervenga per alzare la quota ristoro delle assicurazioni: con una copertura del 28% siamo lontani dal riconoscimento stabilito da Piano assicurativo agricolo, che prevede un riconoscimento del 60% / 70% del costo di polizza secondo le scelte dell’agricoltore”. Questa la richiesta di Davide Calvi, presidente di Cia Agricoltori Italiani Pavia riportata nei giorni scorsi in un’articolo sulla Provincia Pavese.

“Apprendiamo con disappunto”, ha spiegato Calvi, “della mancata copertura della quota agevolata destinata alle polizze per la tutela delle coltura agrarie. La disponibilità, comunicata da Agea, del solo 28% non è un ristoro sufficiente per un settore che, oltre alla crisi determinata dal Covid-19, non smette di fare i conti con i danni da calamità naturali.

Probabilmente ci sono state valutazioni errate nella gestione delle richieste di pagamento e quindi non proporzionate alle reali disponibilità di cassa per il 2020, ma a ciò occorre subito porre rimedio”.

Secondo Cia Pavia al settore assicurativo va riconosciuta la giusta priorità, su cui garantire non solo un costante miglioramento della capacità di spesa del Paese, ma anche una più idonea ridistribuzione delle risorse con maggiore coinvolgimento delle aziende.

Quanto accaduto, aggiunge Cia Pavia, non giova a un’attività di sana promozione e informazione tra gli agricoltori circa l’opportunità di assicurare l’azienda.

“Il settore agricolo soprattutto in questo periodo ha bisogno di sostegno e garanzie”, ha concluso Calvi. “La nostra organizzazione è impegnata nella tutela del patrimonio degli imprenditori agricoli ed è importante il nostro intervento di sensibilizzazione”.

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