Cia Pavia: no alla demonizzazione indiscriminata del consumo di vino

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Il presidente di Cia Pavia, Carlo Emilio Zucchella, in rappresentanza delle numerose imprese vitivinicole che la Cia riunisce, esprime grande preoccupazione per le ripercussioni che l’applicazione del sistema di etichettatura Nutriscore da un lato – quella dell’etichetta con il semaforo per intenderci – e delle indicazioni del Cancer Plan della Commissione Europea, dall’altro, potrebbero avere sul comparto.

“È inaccettabile proporre per il vino un consumo zero come unica indicazione possibile: anni di teorie, supportate da evidenze scientifiche, sui benefici del consumo di vino gettati in fumo da uno studio di soli quattro anni. Il vino e tanti altri prodotti di eccellenza del comparto agroalimentare italiano, tra l’altro simboli della dieta mediterranea – pensiamo all’olio extra vergine di oliva – sembrano sotto attacco.

Questo non significa schierarsi contro un consumo moderato e responsabile del vino, sempre auspicabile, ma chiedere che i produttori, insieme alle tante eccellenze del made in Italy, siano tutelati.

Conclude Zucchella “Chiediamo un intervento urgente del Governo ed una netta presa di posizione su questi gravi provvedimenti che la Commissione Europea intende adottare. Dopo la pandemia, la chiusura del comparto Horeca e la grave crisi del comparto vitivinicolo che ne è seguito, da cui solo ora si iniziava ad uscire, si rischia di affossare ancora di più il settore”.

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