Cia Lombardia: agricoltura lombarda da record nel 2022 ma la siccità crea molta incertezza

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Paolo Maccazzola, presidente Cia Lombardia, commenta l’analisi congiunturale e le prime stime per l’annata agraria della Lombardia

Milano, 22 mar – Si è tenuta oggi presso la sede di Unioncamere Lombardia la presentazione del rapporto ‘Il sistema agro-alimentare della Lombardia’ con l’analisi congiunturale e le prime stime per l’annata agraria lombarda da parte di Unioncamere e Regione Lombardia, alla quale ha partecipato il neo eletto Assessore regionale Beduschi e durante la quale è intervenuto con una relazione anche il presidente di Cia Lombardia Paolo Maccazzola.

Se da un lato l’agricoltura lombarda ha ottenuto risultati eccellenti quanto a valore della produzione (+21% rispetto al 2021), superando i 10 miliardi di euro (+18,2% rispetto al dato nazionale), con un aumento dei prezzi del 25%, dall’altra parte si è evidenziato un calo delle produzioni (-4%) soprattutto a causa delle fin troppo conosciute avversità atmosferiche.

Proprio il meteo risulta infatti essere la minaccia numero uno dell’agricoltura nel 2023, come ha sottolineato il presidente Cia Lombardia Maccazzola nel suo discorso: “Oggi è la Giornata Mondiale dell’acqua, una occasione in più per ricordare a tutti  l’importanza dell’elemento principale della vita, soprattutto per l’agricoltura. La siccità del 2022 non aveva precedenti, il 2023 rischia però di essere peggiore.”

Nel 2022 molti imprenditori agricoli avevano superato il difficile momento di crisi causata dai rincari dei prezzi di fertilizzanti, mangimi e l’aumento dei costi energetici, anche e soprattutto grazie ai propri investimenti, il flagello della siccità rischia nel 2023 di avere risvolti ben più drammatici.

Prosegue Maccazzola: “Stiamo vivendo una situazione peggiore rispetto all’anno scorso, se si continua così non arriveremo a fine maggio con le irrigazioni e l’assenza di produzioni si ripercuoterà sulle tavole degli italiani. Inutile nascondere il problema: il rischio che manchino alimenti o che il prezzo di alcuni di loro si alzi a cifre esorbitanti è concreto.”

Con la speranza che la condizione climatica migliori, Maccazzola giudica positivamente la scelta del Governo di nominare un commissario straordinario per affrontare l’emergenza siccità: “Necessaria quanto mai una figura di riferimento per trovare soluzioni e coordinarsi con Regioni e associazioni di categoria per affrontare questa crisi. La mia speranza è che gli aiuti agli agricoltori siano valutati in base alle reali difficoltà e in tempi rapidi, c’è in ballo la sopravvivenza di un comparto fondamentale per l’economia nazionale ma ancor di più la vita stessa di milioni di persone.”

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