Cia Centro Lombardia: gravi danni all’agricoltura e all’ambiente con Tratto D breve di Pedemontana

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Presidente Parravicini: la Politica Agricola Comunitaria si scontra apertamente con queste cementificazioni

Milano, 1 giugno 2022 – Cia Agricoltori Italiani – Provincia Centro Milano, Lodi, Monza e Brianza si unisce ai sindaci della Brianza per protestare contro la decisione di modificare la tratta D della Pedemontana, conosciuta come “Breve”, che intersecherà tra gli altri i comuni di Agrate Brianza e Vimercate.

Posto che, da come risulta, la tratta è stata approvata senza che i sindaci delle città interessate ne fossero a conoscenza, e che anzi siano state fornite comunicazioni inerenti la non confermata approvazione del progetto tra 3 che erano stati presentati, come Confederazione che opera per la tutela delle professioni agricole e la salvaguardia del territorio, protestiamo ufficialmente contro il progetto di Pedemontana, che si scontra apertamente con le politiche di tutela e valorizzazione ambientale e di sostegno alle attività economiche agricole, che dovrebbero essere il punto cardine di ogni progetto approvato dallo Stato.

La crisi climatica è sotto gli occhi di tutti: l’innalzamento delle temperature, l’impoverimento dei terreni e la siccità sono flagelli che stanno colpendo duramente tutto il Pianeta. La Lombardia stessa si trova a vivere un momento di grande difficoltà e con essa tutti gli imprenditori agricoli che, già vessati dai rincari economici causati dalla guerra in Ucraina, devono lottare ogni giorno per garantire a loro stessi, ai loro familiari e ai loro dipendenti un futuro.

Continuare a sottrarre superficie agricola e boschiva, rispetto all’emergenza già forte, dovrebbe spingere le coscienze a fermarsi anziché andare avanti in questa distruzione, considerando anche il fatto che parliamo di un territorio già fortemente urbanizzato e pieno di arterie stradali e autostradali.

Proprio la crisi in Ucraina ci sta mostrando quanto l’attività agricola sia fondamentale per garantire a tutti una corretta, continua e sana alimentazione. Privare il territorio di aziende agricole significa ridurre l’approvvigionamento di cibo e un impoverimento del tessuto economico e sociale nazionale.

Come sottolinea poi il Presidente di Cia Centro Lombardia, Andrea Parravicini, ”la nuova Politica Agricola Comunitaria spinge le aziende agricole a tutelare l’ambiente, ad attuare iniziative di riduzione degli sprechi di acqua, a utilizzare tecnologie innovative in ambito energetico, a promuovere e stimolare l’attività di produzione di alimenti di qualità favorendo le aziende locali, a tutelare il paesaggio, ma si scontra apertamente con la cementificazione e la costruzione di percorsi di viabilità privata come la Pedemontana.”

Ricordiamo poi che è lo Stato stesso, nell’articolo 9 della Costituzione Italiana, a richiamare tra i doveri della Repubblica la “tutela del paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”.

Cia Centro Lombardia non si sente deputata a valutare l’utilità di un nuovo tratto di autostrada, è però ruolo dell’Associazione e suo dovere segnalare che questo progetto impatterà negativamente sull’ecosistema locale e sulla biodiversità, con effetti devastanti. Saranno distrutti boschi e campagne, spariranno le attività agricole, il terreno cementificato sarà privo della necessaria concentrazione d’acqua impoverendosi e causando ulteriori danni alle attività limitrofe, infine sparirà la presenza di fauna autoctona. Senza dimenticare che l’aumento di trasporto privato non coincide con l’implementazione di reti di trasporto pubblico, meno impattante dal punto di vista ambientale.

Aggiunge il Presidente Parravicini: “Cia e i propri soci hanno l’onere ma soprattutto l’onore di impegnarsi per proteggere il paesaggio, di garantire la costante produzione di alimenti, di salvaguardare i beni pubblici ovvero l’aria, l’acqua ed il terreno. Ci troviamo oggi a dover invece accettare una palese attività di distruzione di tutto questo a favore di una inutile e dannosa autostrada.

Scopriamo inoltre che Autostrada Pedemontana Lombarda sta inviando lettere a privati cittadini per poter accedere alle aree agricole ai fini di effettuare i rilievi necessari per la progettazione di questa Tratta D breve di Pedemontana, con grande sorpresa dei proprietari dei terreni coinvolti che nulla sapevano di questa nuova progettualità. Gli imprenditori agricoli, come troppo spesso accade, vedranno ridotti e frammentati i propri terreni facendo mancare a loro e alla filiera alimentare gran parte del sostentamento. 

Ci auguriamo perciò che i soggetti interessati, assieme alle amministrazioni locali, provinciali e regionali, gli enti e le associazioni, instaurino quanto prima un dialogo: la tratta D breve della Pedemontana non sappiamo a chi gioverà, sappiamo però con certezza che il territorio subirà dei danni che, se non si interverrà in tempi rapidi, saranno irreversibili.

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