Andrea Parravicini nuovo presidente di Cia Centro Lombardia

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Agricoltore di Varedo, laureato in produzione vegetale Andrea Parravicini è il nuovo presidente di Cia Centro Lombardia.

Eletto oggi nel corso del congresso dell’Organizzazione tenutosi a Bernareggio, Parravicini (che ha avviato un’attività dedicata alla manutenzione del verde e collabora con un’azienda cerealicola) succede a Paolo Maccazzola.

Tra gli obiettivi principali elencati nella sua relazione, la promozione di un modello di agricoltura basato sulle biotecnologie, la ricerca, l’automazione e la digitalizzazione.

“Si tratta di elementi base per innovare e modernizzare il comparto agricolo”, ha sottolineato Parravicini.

“L’azienda agricola diventa ormai sempre più multifunzionale”, ha proseguito il nuovo presidente di Cia Centro Lombardia. “Da ciò derivano esternalità positive a favore della vita quotidiana di tutti. Bisogna rendere consapevole il consumatore di tutto questo”.

Altri obiettivi prioritari elencati da Parravicini sono la gestione sostenibile del suolo, la valorizzazione del ruolo delle foreste per la loro capacità di assorbimento dell’anidride carbonica e il sostegno alle produzione agricole soprattutto in termini di qualità.

“Questi obiettivi”, ha concluso Parravicini, “sono raggiungibili anche attraverso un ricambio generazionale nel settore primario e un’adeguata formazione. Per questo la mia azione sarà anche improntata a favorire l’adesione di nuovi agricoltori ad Agia, l’associazione giovani agricoltori di Cia”.

Presente all’assemblea anche Giovanni Daghetta, presidente regionale di Cia Lombardia che ha ricordato la difficoltà e la delicatezza del momento che stiamo vivendo, caratterizzato da aumento dei costi delle materie prime e dell’energia, debito pubblico alle stelle, instabilità geopolitiche che impattano irrimediabilmente anche sul settore primario.

Il presidente uscente di Cia Centro Lombardia Paolo Maccazzola ha sottolineato invece l’importanza di migliorare la sostenibilità ambientale delle imprese agricole, il modo in cui produciamo cibo e anche il reddito degli agricoltori. Ha anche evidenziato come il Pnrr metta a disposizione diverse risorse in tal senso, che tuttavia appaiono non facilmente alla portata delle imprese agricole. Più in generale Maccazzola ha sottolineato l’importanza di rendere la vita più facile agli agricoltori, riducendo il pesante carico di burocrazia che li affligge.

A condurre i lavori assembleari è stata Paola Santeramo, direttore di Cia Centro Lombardia oltre che di Cia Lombardia, che ha aperto i lavori presentando un ordine del giorno (poi approvato dal congresso) per la pace il Ucraina, condannando qualsiasi azione di tipo bellico.

Fra gli altri intervenuti Renata Lovati, presidente di Donne in Campo Lombardia, Francesco Ghezzi, presidente di Agia Lombardia, Andrea Esposito, Sindaco di Bernareggio, Gianluca Galletti, vicepresidente e direttore commerciale del gruppo Elior Italia, Andrea Massari, direttore generale vicario Agricoltura, Alimentazione e Sistemi Verdi di Regione Lombardia, Ivan Nardone, responsabile nazionale Cia Colture Cerealicole, Sara Santagostino, sindaco di Settimo Milanese e presidente della Conferenza dei sindaci dei comuni Ats Città metropolitana di Milano e Simona Malpezzi, capogruppo in Senato del Partito Democratico e membro della commissione Territorio, Ambiente e Beni ambientali.   

“Avremmo voluto celebrare i 60 anni di politica agricola comune in maniera diversa”, ha ricordato Malpezzi. “Ma ciò che sta accadendo in Ucraina ci deve necessariamente far cambiare strategie per tutelare il settore agroalimentare, soprattutto in relazione all’aumento dei costi delle materie prime e dell’energia e ai contraccolpi che potrebbe anche avere l’export dei nostri prodotti”.

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