Incontro con Lollobrigida, Maccazzola: “Zootecnia lombarda non sia penalizzata”

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Oggi il Ministro dell’Agricoltura, Sovranità Alimentare e Foreste, Francesco Lollobrigida, ha presenziato a Milano, presso la sede di Regione Lombardia, ad un appuntamento istituzionale con l’assessore regionale Alessandro Beduschi sulle criticità del comparto agricolo e le prospettive future, alla quale era presente anche il presidente di Cia Lombardia, Paolo Maccazzola.

Durante il suo intervento, Maccazzola si è rivolto al Ministro citando una sua intervista pubblicata sul Sole 24 Ore, nella quale Lollobrigida ha parlato della semplificazione della Pac e dello spostamento delle dotazioni del premio base per gli ecoschemi.

Siamo favorevoli alla semplificazione e alle dotazioni, chiediamo però che vengano mantenute le linee di spesa per i settori di indirizzo. Se i fondi erano stanziati per la zootecnia, l’incremento dei premi base siano perciò dati alle aziende alle quali erano destinati.”.

La redistribuzione verso altri settori rischia infatti di penalizzare quello zootecnico, che in Lombardia risulta essere primario. “La Lombardia è la prima regione italiana per il comparto, e tra le prime d’Europa e del Mondo,” ha proseguito il presidente di Cia Lombardia nel suo intervento, “le imprese vanno sostenute, redistribuire i fondi significa penalizzarle e quindi creare danno a tutto l’agroalimentare regionale e nazionale.”

A fine intervento, Paolo Maccazzola, ha ringraziato il Ministro per la disponibilità a questo incontro e ha ribadito l’importanza di aumentare le interlocuzioni tra rappresentanze agricole e politiche al fine di salvaguardare il settore primario della Lombardia. Il presidente di Cia Lombardia ha poi consegnato a Lollobrigida il Piano Nazionale per l’Agricoltura e l’Alimentazione, il documento di Cia Agricoltori Italiani, presentato già a dicembre durante l’assemblea nazionale dell’organizzazione, con la quale Cia si candida come interlocutore delle istituzioni per definire il Piano agricolo nazionale sempre annunciato, ma mai realizzato, in grado di invertire la rotta, collocando finalmente il settore primario tra i protagonisti della filiera agroalimentare, un colosso da circa 550 miliardi di fatturato in cui l’agricoltura prende però solo l’11%.

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